Scegliere una recinzione elettrica: i fattori da considerare

Nel caso in cui abbiate degli animali e molto spazio esterno a disposizione, una delle necessità primarie da considerare è quella di recintare delle aree in maniera tale che riescano a contenere efficacemente gli animali.

Tra le soluzioni maggiormente diffuse troviamo senza ombra di dubbio i recinti elettrici, che sono strutture in grado di garantire una certa potenza e un voltaggio che deve essere proporzionato alle proprie necessità. Ci sono vari fattori che portano a scegliere il modello di rete elettrificata più adatto a ciò che si sta cercando. Nel sito de Il Verde Mondo si possono trovare modelli di ogni tipo e dotati di tante caratteristiche diverse, in maniera tale da andare a soddisfare ogni tipo di esigenza.

La struttura di una recinzione elettrica

Quando si parla di rete elettrica, si fa riferimento a una struttura che è dotata di quattro elementi in modo particolare. Non può mai mancare un elettrificatore che va a produrre gli impulsi elettrici, così come ci deve essere sempre un conduttore elettrico, ovvero il filo, piuttosto che il nastro o la rete, che va delimitare i confini del perimetro in cui devono essere contenuti gli animali.

Tra gli elementi di cui non si può fare a meno troviamo senza dubbio i pali, ma anche gli isolatori, che servono a evitare che la corrente possa disperdersi all’interno del terreno. Infine, è fondamentale che la recinzione elettrica sia dotata di un sistema di messa a terra. Si tratta di elementi che si possono anche acquistare singolarmente, ma in ogni caso, prima di fare una scelta, ci sono alcuni elementi da valutare a fondo.

Cosa valutare in fase di scelta dell’elettrificatore

Si tratta della componente di maggiore rilevanza all’interno di una recinzione elettrica. Il suo compito è quello di provvedere ad effettuare la trasformazione di una corrente elettrica a bassa tensione in una corrente caratterizzata da un voltaggio senz’altro maggiore, ma con un’intensità decisamente più limitata.

È chiaro, quindi, che bisogna concentrarsi molto sulla scelta più adatta in merito all’elettrificatore. Sono sostanzialmente due i fattori che incidono da questo punto di vista. Si tratta della potenza e della tensione di uscita. Il primo aspetto viene misurato in joule. Maggiore è l’energia che deriva dall’impulso, tanto più forte e potente sarà la scossa elettrica che l’animale dovrà subire qualora andasse a toccare la rete. Molto meglio orientare l’acquisto di un elettrificatore non tanto in relazione alla lunghezza elettrificata, quanto piuttosto all’energia che viene erogata tramite un singolo impulso.

La tensione di uscita, invece, viene misurata tradizionalmente in volt. L’elettrificatore è in grado di garantire la produzione di impulsi piuttosto brevi, ma caratterizzati da un voltaggio particolarmente elevato. Stando a quanto è previsto dalle norme attualmente in vigore, ecco che una recinzione di questo tipo, anche quando è sotto carico, deve presentare una tensione minima pari a 2500 volt. Nella maggior parte dei casi, però, la raccomandazione è di optare per una tensione di uscita pari ad almeno 4000 volt.

La potenza in base agli animali da ospitare nella recinzione

La scelta di un elettrificatore deve avvenire sempre avendo le idee ben chiare in merito alla potenza che serve per ogni tipo di animale che si ha a disposizione. Ci sono determinati animali, come ad esempio i cavalli, oppure i cani e i gatti, che si possono contenere con molta più facilità in confronto a pecore, polli e capre.

Più gli animali sono facili da contenere, più ci si dovrebbe orientare verso un elettrificatore a basso impulso. Si tratta di una soluzione ottimale anche quando il perimetro della zona in cui dovranno essere contenuti gli animali è piuttosto limitato, con pochissima vegetazione.