Torino è, senza alcun dubbio, una delle città più belle della nostra Penisola. Non per nulla è stata la prima capitale del Regno d’Italia. Una città ricca di storia, fascino, tradizione e innovazione: un connubio tra antico e moderno difficilmente riscontrabile in altre zone d’Italia. Oltre alla cultura, Torino è in grado di offrire mille altre opportunità a chi decide di trascorrere un week-end fuoriporta.
Una città da vivere anche al calar della sera, grazie alle mille opportunità di svago che è in grado di offrire: da un po’ di relax con le più belle donne e trans Torino, per vivere un’esperienza stuzzicante ma al tempo stesso elegante e raffinata, ai ristoranti dove poter degustare le tipiche pietanze torinesi, rinomate in tutta Italia per la loro prelibatezza.
Gli antipasti e i primi più deliziosi della cucina torinese
Andiamo, ora, ad elencarvi le specialità preferite da chi, per vezzo o necessità, decide di trascorrere qualche giorno all’ombra della Mole Antonelliana. A detta di molti amanti della cucina piemontese, il miglior antipasto torinese, nonché quello più noto, è certamente il vitel tonné. Questo piatto è formato da sottili fette di fassone marinato, bollito insieme alla sua marinatura, da gustare accompagnate da una salsa tonnata realizzata con acciughe, capperi, uova sode e olio.
Un antipasto decisamente prelibato è il tomino, altro piatto tipico della variegata cucina torinese. Esso non è altro che un piccolo formaggio cremoso, fresco, che viene servito col bagnet verde. Nella categoria antipasti, tuttavia, non può mancare la degustazione dei caponet, invitanti involtini di verza cotti al forno e farciti con un ripieno di carne tritata di maiale e salsiccia fresca sbriciolata.
Un elemento che contraddistingue la cucina piemontese, in particolar modo nella zona delle langhe e del Monferrato, è la presenza di piatti impreziositi dal tartufo. Ed anche la cucina torinese, di conseguenza, ne è stata fortemente influenzata. Un primo piatto decisamente squisito è il Tajarin al tartufo bianco d’Alba. Questi tagliolini vengono conditi col burro e resi ancor più invitanti dal gusto inconfondibile del tartufo bianco: un piatto imperdibile per i tanti amanti della pasta.
Torino, inutile negarlo, fa rima anche con Agnolotti, probabilmente il primo piatto che meglio identifica la cucina locale del capoluogo piemontese. Chiunque l’abbia assaggiati, ne è rimasto letteralmente conquistato dalla pasta fresca all’uovo dal quale è composto e dal ripieno, di carne o verdura, dal quale è accompagnato. Per essere deliziosi, tuttavia, la pasta deve essere rigorosamente tirata a mano.
Fritto misto alla piemontese e brasato al Barolo: i secondi più gustosi
La cucina torinese varia anche in base alle stagioni che si intercorrono durante i dodici mesi solari. In inverno, ad esempio, è assolutamente da provare la bagna cauda, tipica salsa piemontese composta da acciughe, aglio e olio extra vergine d’oliva, rigorosamente cotte in modo lento ed accurato. Essa rappresenta l’ideale accompagnamento alle verdure di stagione cotte e crude.
Il fritto misto alla piemontese è, senza alcun dubbio, tra i secondi piatti più ricercati della cucina torinese. Un piatto estremamente ricco, composto da fegato, polmone, cervella, filone, filetto di vitello, salsiccia, animelle, semolino dolce, mela e semolino al cioccolato, il tutto accompagnato da verdure miste o carote saltate in padella.
E’ innegabile, però, come il secondo piatto più ambito sia il brasato al Barolo, una pietanza che riesce ad esaltare, meglio di qualunque altra, l’essenza più pura ed autentica della cucina piemontese, in particolar modo quella torinese. La carne di Fassone e il celebre Barolo, il più noto vino regionale, si uniscono in un tutt’uno dando vita ad un piatto in grado di soddisfare anche i palati più esigenti, grazie ad un gusto intenso, gradevole ed armonico.