Richiesta Rimborso Enel: tutto quello che c’è da sapere

Quante volte ti è capitato di lasciare lo smartphone in carica, la TV accesa con decoder e lettore DVD, il condizionatore accesso, il computer e quanto altro ancora per poi, con un piccolo ma dannoso sbalzo di corrente, appurare che molti dei sopracitati elettrodomestici sono stati danneggiati? In questi casi l’unica cosa da fare è richiedere il rimborso al diretto responsabile: l’Enel. Già, è un diritto di ogni italiano quello di chiedere che si faccia fronte a dei danni dovuti ai loro disservizi, poiché nel caso opposto, e cioè nel momento in cui è il consumatore a ritardare di pagare le bollette, l’azienda non esita più di tanto a tagliare la fornitura di corrente elettrica.

Cosa dice la legge

A dar ragione ai cittadini è stata la Corte di Cassazione con la Sentenza n. 11193/2007 nella quale viene chiaramente espresso che poiché l’attività svolta dall’Enel, finalizzata alla produzione e alla fornitura di energia elettrica, è da considerare una attività pericolosa, trova applicazione la presunzione di responsabilità prevista dalla legge (ex art. 2050 cod. civ). E’ quindi possibile ricevere un rimborso in caso di danno subito da Enel (o eventualmente di altro distributore di energia). Ma vediamo quali sono le varie casistiche possibili.

Rimborso automatico

Si parla di rimborso automatico dell’Enel quando non c’è neanche bisogno di esporre un reclamo poichè c’è un danno o errore evidente da parte dell’azienda. Rimborsi automatici si hanno ad esempio quando vengono pagate delle bollette che sono state erroneamente maggiorate: in questi casi il rimborso viene fatto in automatico nelle bollette successive. Altri casi sono quelli di interruzioni di correnti per eventi naturali come terremoti, bufere o forti temporali. Qui ci saranno dei rimborsi automatici che effettuerà l’ARERE, L’autorità di regolazione per l’energia.

Rimborso su reclamo

E’ sempre consigliato, prima di presentare un reclamo di un rimborso ad Enel, di contattare la loro assistenza per chiedere informazioni. Per contattare l’assistenza puoi utilizzare uno dei canali di assistenza illustrati in questa guida dettagliata del sito parlare con operatore. E’ utile parlare prima con loro perchè l’azienda attua anche dei risarcimenti dopo conciliazioni per negoziazioni paritetiche, quindi si potrebbe trovare anche un accordo tra le parti prima del reclamo. Nel caso si volesse presentare il reclamo, i casi di rimborso previsti sono tutti quei disservizi dovuti ad eventuali blackout:

  • nel caso ci sia stato preavviso ma l’interruzione è maggiore di 8 ore consecutive;
  • nel caso ci sia stato preavviso ma l’interruzione è maggiore di 8 ore non consecutive ma non deve passare più di 1 ora tra la prima e la seconda interruzione;
  • nel caso non c’è stato alcun preavviso e l’interruzione di corrente dura più di 8/12/16 ore (a seconda del numero di abitanti del paese).

Per facilitare la richiesta, Enel ha messo a disposizione sul proprio portale dei moduli di reclami; il reclamo può essere inviato via raccomandata oppure tramite un modulo online: tutti i dettagli sono disponibili a questo link. In allegato al reclamo ci dovrà necessariamente essere anche una prova che attesti che il danno sia stato effettivamente causato dall’Enel. Quindi dopo aver chiamato un tecnico presso la propria abitazione e aver stabilito che si tratta realmente di danni dovuti a sbalzi di corrente, sarà necessario farsi rilasciare una perizia tecnica dove si evince la natura e la quantificazione totale dei danni subiti. Inoltre, per farsi risarcire è sempre meglio allegare una copia della ricevuta d’acquisto dell’oggetto danneggiato.

Quanto vale il rimborso

Ma quanto può valere in termini economici un rimborso di Enel? E’ necessario fare una distinzione tra mancanza di corrente con preavviso e senza preavviso. Per il disservizio con preavviso (che deve essere dato almeno 24 ore prima):

  • mancanza di corrente che dura più di 8 ore porta ad un indennizzo di 30 euro.

Per il disservizio Enel che non è stato preceduto da un avviso:

  • per città con più di 50mila abitanti il rimborso è di 30 euro dopo 8 ore senza corrente;
  • per città con meno di 5mila abitanti il rimborso è di 30 euro dopo 16 ore senza corrente;
  • per tutte le altre città il rimborso è di 30 euro dopo 12 ore senza corrente;

Per ogni 4 ore aggiuntive di mancanza di corrente il rimborso aumenta di 15 euro, fino ad un massimo di 300 euro.