Come aprire una casa vacanze

Il turismo è una delle fonti di reddito più diffuse in Italia. Del resto, viviamo in uno dei paesi più belli e apprezzati del mondo ed è impossibile resistere al fascino del nostro Belpaese. Per questo motivo, in molti si chiedono come aprire una casa vacanze, dato che sono sempre di più i turisti italiani e stranieri che decidono di optare per questa soluzione per il loro soggiorno nelle nostre città d’arte, nei borghi meno conosciuti, al mare, in montagna. 

Tuttavia, chi decide di aprire una casa vacanze deve prendere in considerazione alcuni aspetti che non possono in alcun modo essere sottovalutati. Come qualsiasi attività, ci sono delle regole da seguire e delle pratiche burocratiche che non possono essere ignorate. Per questo motivo, una serie di consigli utili per capire come muoversi e non avere problemi può essere molto utile. 

Cosa fare prima di aprire una casa vacanze

Quando si desidera lanciarsi in una attività di questo tipo è importante fare i conti con diversi aspetti che sono tutti molto importanti. In primo luogo, ancor prima di iniziare il lungo iter burocratico si deve prendere in considerazione quello più importante di tutti. 

La struttura che ospiterà la casa vacanze esiste già? Se la risposta è affermativa si è a metà dell’opera, mentre se si ha solo un’idea ma ancora non si è proceduto con l’acquisto della casa di deve provvedere a farlo. Ecco, quindi, che in questo caso si devono seguire dei consigli.

Innanzitutto si deve scegliere la zona perfetta per avviare una attività di questo tipo. Che si tratti di una casa vacanze al mare o in montagna, si deve sempre prendere in considerazione quella che è la zona più gettonata dai turisti: offrire loro un’alternativa vantaggiosa rispetto a hotel di vario tipo è quello che cercano.

Dopo aver individuato e acquistato il perfetto immobile da adibire a casa vacanze, si può procedere. 

Come aprire una casa vacanze non imprenditoriale

Cosa significa aprire una casa vacanze non imprenditoriale e quali sono i passaggi burocratici da rispettare? Quando si decide di optare per questa tipologia, si deve sapere che ci sono delle incombenze e dei limiti che vanno rispettati. 

Si tratta, nello specifico, di specifici adempimenti fiscali per quelli che sono gli introiti generati dall’affitto breve. Quando si intende non imprenditoriale una attiività di questo tipo? Qui si deve fare chiarezza, così da facilitare le cose a chi ha questa intenzione. 

Si deve, pertanto, sottolineare che quando si parla di locazione turistica non imprenditoriale si ha un affitto per brevi periodi. Il proprietario, quindi, rimane in possesso del suo appartamento e non ha l’obbligo di registrare un contratto se la permanenza degli affittuari è inferiore ai 30 giorni. Naturalmente, il prezzo di affitto può essere modulato in base alle esigenze, alle stagioni, alle offerte: in questo caso sarà il proprietario dell’immobile a decidere quali prezzi applicare, compatibilmente con quelle che sono le cifre che si trovano in zona. 

La casa vacanze non impreditoriale è molto flessibile, dato che si basa su di un accordo privato che intercorre tra chi affitta e chi vuole prendere in locazione l’appartamento che, quindi, accetta quelle che sono le condizioni del proprietario che pubblica il suo annuncio. 

Come trasformare un appartamento in una casa vacanze

Altra domanda che in molti si pongono è come trasformare un appartamento in una casa vacanze. Se si ha questa volontà si devono seguire delle regole. Quali? Innanzitutto si deve poter dimostrare che l’appartamento sia agibile e a norma. Dopodiché non si devono chiedere permessi di alcun tipo, ma è necessario dichiarare l’apertura dell’attività alla questura. Se si tratta di affitto breve o se si affitta a cittadini extracomunitari, si deve presentare sempre in questura la comunicazione di cessione del fabbricato

Se il contratto viene registrato ed è, quindi, superiore ai 30 giorni, l’ultima comunicazione non viene richiesta.